Etna
Il Museo approfondisce e illustra, in modo semplice e chiaro, tutti gli aspetti dell’Etna. I miti, la storia, le teorie scientifiche e la natura del vulcano recentemente riconosciuto dall’Unesco. Dalle principali eruzioni proiettate nella sala cinema e lungo i percorsi museali alle ricostruzioni in scala; dalle formazioni laviche ai prodotti tipici come il vino, l’olio e il miele. In pratica tutto ciò che c’è da sapere sull’Etna, nella sua complessità e nel suo interminabile fascino.
L’Etna è il vulcano attivo più alto d’Europa e attira migliaia di turisti, appassionati di escursionismo e curiosi da tutto il mondo, gli amanti degli sport invernali e di alta montagna. In tutte le stagioni, le escursioni lungo ‘’i sentieri natura’’ del Parco dell’Etna permettono di apprezzare scenari davvero incantevoli e unici, basti pensare che in alcuni periodi dell’anno è possibile sciare sulla neve e fare il bagno a mare nello stesso giorno.
Un viaggio al centro della Terra
Il Museo dedicato ai vulcani della Terra più grande d’Italia offre un’opportunità unica per entrare nel vivo delle eruzioni vulcaniche. Con il supporto degli specialisti sembrerà di fare un vero viaggio al centro della Terra, per scoprire come e perché esistono i vulcani, come funzionano e quali pericoli presentano per le popolazioni: focus sui vulcani del mondo, sulla storia della Terra e la sua struttura interna, per capire la dinamica che provoca terremoti e vulcani. È presente anche un’intera sezione dedicata al lavoro svolto dai vulcanologi e le tecniche scientifiche di monitoraggio dell’Etna e degli altri vulcani...
leggi tuttoLe Tradizioni Rurali
Ricostruzione fedele di un frantoio, un palmento, una casetta rurale tipica, una cantina e un’area dedicata alle api e il miele con lo smielatore meccanico perfettamente...
leggi tuttoI prodotti dell’Etna
Il clima siciliano e la fertilità del terreno vulcanico hanno un’importanza fondamentale per la qualità dei prodotti tipici etnei. Tra i tanti, in primo piano il vino, il miele, le mele, l’olio, le castagne, il pistacchio, i funghi, le mandorle e le nocciole, gli ortaggi. La produzione del vino si avvale di particolari vitigni coltivati sui terreni vulcanici alle pendici dell’Etna, che donano alle uve locali caratteristiche organolettiche pregevoli e uniche. Proprio queste qualità hanno consentito l’attribuzione del marchio DOC al vino dell’Etna. Il miele, considerato l’oro dell’Etna, è una preziosa fonte di reddito in alcune zone del territorio etneo. Con oltre settecento apicoltori, Zafferana vanta la produzione del 15% circa del miele nazionale. Il miele etneo è rinomato in tutta Italia, ottimo per le sue proprietà curative, è correntemente utilizzato per la preparazione di dolci e pietanze tipiche. Il pistacchio di Bronte, diffuso e rinomato frutto etneo, cresce solo sui terreni scoscesi di questo territorio e solo qui assume un colore verde smeraldo, brillante e un profumo...
leggi tuttoL’Etna, una grande risorsa
L’utilizzo e la lavorazione della pietra lavica, frutto di una tradizione secolare, è parte integrante della cultura artistica siciliana: è un materiale eterno, che si tramanda per generazioni senza perdere l’originario splendore, usato soprattutto per le pavimentazione stradali, per la realizzazione di fregi, portali ed elementi architettonici di vario genere. Le più rilevanti opere architettoniche della provincia etnea sono realizzate con materiale lavico, come l’elefante di Piazza Duomo e la Porta Garibaldi a Catania, gli obelischi di Piedimonte etneo, e numerose chiese del comprensorio etneo. Un recente impiego è costituito dalla ceramicazione della pietra lavica ottenendo, camini, tavoli, pezzi per cucina e complementi...
leggi tuttoEruzioni storiche etnee
In migliaia di anni innumerevoli colate laviche storiche si sono riversate lungo i fianchi dell’Etna, stratificandosi una sopra l’altra. Tra le più importanti si ricordano: L’ eruzione del 252 d.C., che giunse a Catania e la tradizione racconta sia stata fermata dal velo di Santa Agata. L’eruzione del1614 fu la più lunga (durò ben dieci anni), emise un miliardo di metri cubi di lava coprendo 21 Km di superficie sul versante settentrionale del vulcano. L’eruzione del 1669 che si originò l’11 marzo dai Monti Rossi e si concluse a luglio dello stesso anno: raggiunse e distrusse la parte occidentale di Catania, circondando il castello Ursino che allora si trovava a picco sul mare mentre oggi è al centro della città. La lava del 1669 viene anche ricordata come il primo tentativo di deviazione di una colata ad opera dell’uomo. Infatti un sacerdote di Pedara e un gruppo di coraggiosi coperti da pelli bagnate ed armati di mazze e martelli, si misero a rompere gli argini della colata cercando di deviarne il deflusso. Tra quelle più recenti, la più importante e la più lunga fu l’eruzione che ebbe inizio il 14 Dicembre del 1991 e finì il 30 Marzo del 1993. La lava fuoriuscì da un insieme di fratture localizzate lungo la base del cratere sud-est e, in pochi giorni, dalla quota 3100 raggiunse la quota 2200 m.s.l.. Un altro evento che sconvolse il versante orientale dell’Etna fu lo Tsunami di 8000 anni fa, provocato dal distacco e lo scivolamento a mare di un enorme tratto dell’edificio vulcanico di quell’epoca (periodo del Trifoglietto). Le onde arrivarono fino in Libia, Grecia e...
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